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Nicholas Meyer |
Ovviamente, Meyer si augura che la serie avrà successo, dichiarando “E' la mia speranza numero uno.”
Inoltre vuole che la serie “[porti avanti] la tradizione insita in Star Trek di aiutare le persone a vedere loro stesse, mettendole nelle condizioni di contemplare quelle tematiche a cui sono troppo vicine per valutarle senza un pregiudizio," come è stato fatto nelle serie precedenti, specialmente nella Serie Originale.
“Sono convinto che quell'approccio fosse la vera forza della serie" continua, "cioè prendere una tematica scottante, darle un altro nome e inscenarla da qualche altra parte, in modo da farci riflettere su noi stessi e su come vorremmo essere. Spero che anche la nuova serie continui su quel solco, sarebbe una buona cosa".
Non essendo mai stato un appassionato di fantascienza, Meyer può entrare in sintonia con Star Trek solo nella “comprensione dei radicati aspetti umani delle storie che scrivo o nelle quali mi immedesimo. Una volta leggevo le avventure scritte da C.S. Forrester,” spiega, "sulle gesta del Capitano Hornblower. Se mi dico che scrivere di Star Trek è come scrivere del Capitano Hornblower, allora posso farlo. Basta solo dare un nome a qualche specie aliena."
Fonte: TrekToday
