Sir Patrick Stewart, attualmente a Londra per promuovere l'ultimo film degli X-Men, intervistato da The Big Issue ha espresso la sua opinione sul Presidente Trump, la politica americana e la Brexit.
Senza usare mezzi termini.
Ci sono persone negli Stati Uniti che, a causa dell'elezione di Trump e dei suoi primi mesi di presidenza, sono sull'orlo di una crisi di nervi. Sono terrorizzati da quello che potrebbe accadere. Mia moglie è un caso di specie. Non riusciva più a dormire, dopo l'elezione. Sapere che dentro all'ufficio ovale siede un ragazzino pericoloso la rende ansiosa, preoccupata.
Non c'è complessità o sottigliezza in Trump, e non è qualcosa che cambierà col tempo. Nessuno potrà cambiarlo, a meno che non gli diano una botta in testa. Che non è qualcosa che sto suggerendo di fare, intendiamoci!
Tuttavia, Stewart non crede che Trump riuscirà a terminare il suo mandato:
Dicevo a mia moglie: guarda, non arriverà a due anni. Conosco abbastanza bene quelli del Partito Repubblicano da sapere che, alla fine, si metteranno tutti d'accordo per dirgli: 'Basta così'.
Non che Stewart sia un fan di Pence, ma:
Almeno Mike Pence è un politico di professione. Preferisco certamente confrontarmi con un politico, col quale si può discutere e ragionare, piuttosto che con un ragazzino pericoloso, imprevedibile, volatile, egocentrico e delirante.
Pur avendo vissuto negli Stati Uniti da decenni, Stewart continua a seguire da vicino anche la politica britannica ed è molto amareggiato dalla Brexit:
Sono un Inglese che una volta andava ben fiero di essere anche un membro dell'Unione Europea. Come Inglese, vedere il mio governo negoziare l'abbandono dell'Unione Europea mi imbarazza e mi riempie di vergogna.
Sono davvero indignato con David Cameron che ci ha portato in questo disastro. L'ha fatto solo per tenere a bada una manciata di scalda poltrone. E' l'unica motivazione che l'ha portato ad indire questo referendum. E' andato male? Oh, ma che strano! Come se non conoscesse gli Inglesi. E adesso abbiamo un Primo Ministro, Theresa May, che prima ha votato per restare nella UE e ora ci guida verso l'uscita. Veramente faccio fatica a capirne logica.
Fonte: TrekToday

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