Cast e troupe di Star Trek: Discovery sono come sempre molto attivi sui social e concedono spesso interviste alla stampa: ecco una selezione dei tweet più interessanti apparsi online nelle ultime ore!
Il ritorno dell'uniforme "allungata"
Dubitiamo che qualcuno ne sentisse la mancanza, ma a quanto pare la "singolare" uniforme allungata (detta "skant") apparsa per poco durante la prima stagione di The Next Generation potrebbe presto tornare in versione Discovery. Ecco cosa ha dichiarato a Daily Dot la costumista Gersha Phillips, a proposito dell'uniforme a gonna unisex:
Non le avete ancora viste ma arriveranno più avanti, nel corso di questa stagione. Mi serviva un personaggio a cui farla indossare, ma non avevano in mente qualcuno in particolare. E' arrivato alla fine ma cercheremo di mantenere lo stile anche più avanti.
Escludendo la 'Serie Classica' ed i remake di J.J. [Abrams], in Star Trek si è sempre cercato di mantenere un aspetto non-binario. Quindi per noi è importante fare altrettanto ed è assolutamente nostra intenzione applicarlo sia alle donne che agli uomini.
A proposito del vestito di Vina, indossato dall'attrice Melissa George nell'episodio 'Se ricordo bene', Phillips ha detto:
Non volevamo che avesse un aspetto troppo futuristico: è realizzato in pelle goffrata, con le perline. Volevo qualcosa che ricordasse il costume originale - credo che si capisca - ma io non lo considero così retrò.
Le scarpe sono delle Kanye West di Yeezy […] realizzate in vinile e molto sexy, solo che quando gliele abbiamo fatte indossare, non avevamo realizzato in che tipo di terreno avrebbe dovuto camminare...
Dr. Culber 2.0
Intervistato da Advocate, l'attore quarantacinquenne Wilson Cruz ha svelato di essersi allenato duramente in palestra, per interpretare in modo credibile un Dr. Culber resuscitato in un corpo completamente rimesso a nuovo:
Deve dare come l'idea che [Culber] si trovi a guidare un auto di grossa cilindrata, senza esserne perfettamente in grado.
Sull'allontanamento di Culber dal suo compagno Stamets, Cruz chiarisce:
[Culber] ha bisogno di questa separazione, di prendersi i suoi spazi per cercare di capire quali siano davvero i suoi sentimenti e decidere alla fine cosa fare.
La "mamma" sta per tornare
L'Rell non appare in Discovery dal terzo episodio di questa seconda stagione, ma l'attrice Mary Chieffo rassicura i suoi fan su Twitter con un messaggio che dice:
Mother’s been a bit preoccupied this season keeping those pesky Klingons in line on Qo’noS, but I can promise you she has some stories yet to be told — just can’t say when/where/how/why or Star Trek snipers will target me at warp speed. 😱😉 Thanks for the love! 🖤🙏🏼🖤 https://t.co/0zpOHnrsDu— Mary Chieffo (@marythechief) 13 marzo 2019
La Madre è stata un po' impegnata a tenere in riga quei fastidiosi Klingon su Qo’noS, ma vi assicuro che non abbiamo ancora finito di raccontare la sua storia. Solo che non posso dirvi dove/come/quando/perché o i cecchini di Star Trek mi faranno fuori a velocità di curvatura. Grazie per tutto il vostro amore!
Backstage sui social
Anson Mount ha condiviso questa foto di Shazad Latif, mentre viene maltrattato dalla sonda-calamaro nell'episodio 2x07:
Snapped this awesome pic of @shazad during our filming of episode 7. @StarTrekRoom @startrekcbs @StarTrekNetflix @CBSAllAccess @CBSTVStudios @StarTrek pic.twitter.com/8583u51anP— Anson Mount (@ansonmount) 12 marzo 2019
In questo post su Instagram vediamo invece il truccatore James MacKinnon alle prese con il bozzolo dei JahSepp (presumibilmente durante le riprese dell'episodio 2x05):
Dall'account Twitter ufficiale CBS arriva invece questa simpatica foto con Sonequa Martin-Green (Burnham) ed Ethan Peck (Spock), in compagnia dei Talosiani Rob Brownstein e Dee Pelletier, sul set in esterni di Talos IV, allestito alla Cava Lefarge:
One thing that isn't an illusion... How much fun the cast has on set. 🖖 #StarTrekDiscovery pic.twitter.com/KITqXgMM3T— Star Trek: Discovery (@startrekcbs) 14 marzo 2019
Ecco qualcosa che non è un'illusione: quanto si è divertito il cast sul set.
Anche Ethan Peck ha condiviso su Instagram una foto su Talos IV, accompagnandola ad una considerazione "filosofica":
Facendo le mie ricerche per l'episodio 'Se ricordo bene', non ho potuto fare a meno di notare una strana somiglianza fra le parole "Talos" e "telos", e mi sono chiesto se anche gli autori l'avessero notata. La parola "telos" deriva dalla filosofia di Aristotele che, con questo termine indicava lo scopo ultimo che guida ognuno di noi. Credo che per Spock e specialmente per Pike (pensate all'episodio 'L'Ammutinamento' della 'Serie Classica') Talos rappresenti qualcosa di simile. Spock pensava che sarebbe anche potuto morire su Talos, dopo che i Talosiani fossero riusciti ad estrarre i suoi ricordi sull'Angelo Rosso: sono informazioni che avrebbero soddisfatto le esigenze dei molti, non solo dei Vulcaniani o degli Umani, ma di ogni forma di vita senziente. E' un atteggiamento perfettamente in linea con Spock ed io mi sento estremamente fortunato a perdermi così nei meandri della storia di Star Trek.
P.S. Su Talos IV fa molto caldo.
Ancora Peck, cerca di fare pace con sé stesso in una foto col piccolo Liam Huges:
Cerco di fare pace col mio giovane me stesso. Grazie per il tuo grande contributo, Liam. Qui siamo circondati da inutili umani.
Per finire, ecco una foto di Hannah Cheesman (Airiam) in sala trucco, poco prima delle riprese dell'episodio 2x09 'Project Daedalus':
Buckle up, buttercup... and get dem ears on! We got a biiiig episode ahead..! #startrek @startrekcbs #prosthetics #airiam @StarTrekNetflix #augmentedhuman pic.twitter.com/6266xofJiA— Hannah Cheesman (@HannahCheesman) 14 marzo 2019
Sonequa Martin-Green sulla copertina di Essense
Il numero di marzo di Essence vede in copertina la protagonista di Star Trek: Discovery, che ama sottolineare come Star Trek abbia aperto e continui ad aprire enormi possibilità per le donne di colore:
Vedo chiaramente che si stanno aprendo molte più porte per le donne e le persone di colore in generale. Ed ovviamente ne sono felice. Ma ho anche il sano desiderio che arrivi sempre qualcosa in più e - per continuare ad aprire queste porte - dobbiamo insistere a fare ciò che stiamo facendo: raccontare storie umane variegate, interessanti, appassionanti, belle o spiacevoli… abbiamo bisogno che dall'altra parte ci siano persone come noi per recepirle, altrimenti continueremo a vederci sempre attraverso gli occhi di chi è diverso da noi.
Per questo apprezzo che i nostri autori e produttori si battano per difendere questo punto di vista, mettendo al timone una donna di colore. Sono molto riconoscente a tutti loro e mi fa sentire una persona nuova. Spero solo che questa impostazione continui a diffondersi e penso che lo farà.
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In Italia, Star Trek: Discovery viene distribuita in esclusiva su Netflix.
Gli episodi della seconda stagione vengono pubblicati, uno a settimana, ogni venerdì a partire dalle ore 9,00 am, poche ore dopo la distribuzione americana. La prima stagione è disponibile in Home Video.
Fonte: Trekmovie